Questa è la mia ultima chance. Se non dimagrisco, mi opero.
Lo riscrivo così magari me lo ricordo pure io.
Per fare le cose per bene sono andata dal dietologo che mi
ha dato la classica ipocalorica. Speravo in altro? No. Ormai conosco le regole
del gioco. Cercavo però qualcuno che mi monitorasse, qualcuno di fronte a cui
provare vergogna nel ripresentarmi ingrassata invece che dimagrita.
Se mi faccio un esame di coscienza, mi rendo conto che non
avrei avuto bisogno di indicazioni alimentari: a teoria sono fortissima, sono
più di 30 anni che faccio diete. Cercando improbabili scorciatoie, le ho fatte
tutte:
- quelle ipocaloriche: a 9 anni la prima, era da 900kcal al giorno e me la diede il “medico di famiglia”. Ha fruttato valanghe di cartocci di merendine nascoste sotto il letto per non farmi scoprire che mangiavo di nascosto. Sicuramente per gola, ma soprattutto per fame!
- quelle senza glutine: anche se non ero celiaca, il dottore (non mi ricordo più quale dei tanti) mi faceva comprare in farmacia degli alimenti particolari che costavano tantissimo. La dieta finì per mancanza di fondi;
- quelle a base di erbe che, si sa, le erbe non fanno male (andatelo a dire a Socrate): dalle diete date dall'erborista che, guarda caso, associava composti erboristici da comprare proprio nel suo negozio, fino al famigerato H…e al cui rappresentante mando ancora qualche improperio quando ci ripenso;
- quella dissociata in cui mi dissociavo mentalmente quando mangiavo il tiramisù;
- quella Weight Watchers che non ho mai iniziato perchè mi sono persa nel calcolare i punti;
- quella a Zona in cui mangiavo solo in una zona della casa: la cucina! (scherzo, è stata una dieta che mi ha fatto perdere moltissimo e mi lasciava con una grande lucidità mentale);
- quella dukan in cui mi sono resa colpevole dello sterminio di legioni di polli;
- quella Atkins che non ho mai fatto perché ho sempre confuso Atkins con Anisakis e pensavo di dovermi nutrire di parassiti del pesce;
- quella del fantino in cui mangiavo a colazione il cavallo del fantino suddetto;
- quella del minestrone in cui iniziavo campando di verdure e terminavo mangiandomi orto e ortolano.
Insomma, le ho tentate un po’ tutte iniziando precisa e
decisa, perdendomi poi nel tragitto letto-frigo. Ora mi sento convinta. Sono
due mesi che mi peso i miei 60g di pasta autoconvincendomi che mi sazierò prima
o poi. A volte mi ritrovo a guardare con cupidigia le pappe del mio bimbo ma
no, io resisterò!
Perché deve essere così difficile? Me lo sono sempre
chiesto. Ricordate quando parlai del progetto del progetto “99 rimostranze a Dio”? indovinate chi ha scritto questo?
Alla c.a. del Creatore o a chi di competenza.
Buongiorno,
è con sommo dispiacere che devo lamentarmi del servizio
offerto dalla vs spettabile società. Sebbene siano state promesse, in fase di
creazione, ogni sorta di pari opportunità, vantaggi a zero problemi e
soprattutto equità nella qualità dei prodotti creati, mi trovo totalmente in
disaccordo su alcune scelte da voi attuate. Trovo infatti deplorevole e
scandalosa l’idea di attribuire al sedano 15kcal per etto contro gli oltre 500
affibbiati alla cioccolata! Ciò è profondamente ingiusto e deleterio in quanto
provoca, negli acquirenti ignari, tragici effetti ponderali non facilmente
risolvibili!
Tra l’altro, mi duole riscontrare che i vs prodotti,
specialmente quelli a più alto tasso calorico, provocano dipendenza e assuefazione!
Questa è una truffa bell’e buona! Sarebbe stato eticamente più corretto,
qualora non fosse riuscito a distribuire più equamente le calorie (ma Chi ve lo
avrebbe impedito???), evidenziare i prodotti più calorici con frasi
demotivanti, del tipo “Mangiare responsabilmente” o “Nuoce gravemente al
girovita”. Vista l’evidente malafede delle sue azioni, chiedo il rimborso di
tutti i kg accumulati negli anni con l’applicazione dei relativi interessi di
mora.
In attesa di un vs sollecito riscontro, si porgono distinti
saluti.