venerdì 19 ottobre 2012

La finestra sul cortile



Il mio ufficio si trova in una zona commerciale in cui è possibile trovare negozi di ogni tipo.
La mia finestra si trova proprio al centro di un “triangolo delle Bermuda” formato da: pasticceria, rosticceria, gastronomia.
La mattina, quando arrivo a lavoro, c’è nell’aria un sapore vanigliato di ogni dolcezza da colazione. Sebbene eviti di passare di fronte la pasticceria, il profumo sublime mi entra nelle narici e si incolla allo stomaco, richiedendo attenzioni che, ahimè, non posso concedere.
Dopo le 10, comincia un’orchestra sinfonica di odori che vira dal fritto succulento all’odore di pollo arrosto, dal supplì alla lasagna, dal filetto di baccalà alla bistecca.
Se è vero che occhio non vede, cuore non duole, capitolo a parte va aperto per l’olfatto.
Signoriddio, che ti ho fatto di male?
Non puoi sottopormi ad effluvi di cornetti alla crema mentre mangio una galletta di polistirolo. 
Non è corretto.
Non puoi costringermi a sentire odore di fritto mentre mangio il pescetto scondito lesso. 
E’immorale.
Non puoi olezzare l’aria di lasagna mentre si strozzo col riso bollito sciapo. 
E’ sadico.

E daje!
Che t’ho fatto???

In attesa della risposta, chiudo la finestra e spruzzo un deodorante per ambienti.
Il pino silvestre mi salverà.

5 commenti:

  1. anche io per andare in ufficio passo in una via che sta in mezzo a una pasticceria e a una pizzeria... certi profumi... ma io non ho mai ceduto!!! ;)

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  2. Situazione tremenda come ti capisco! coraggio!!!

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  3. Madòòò hai tutta la mia comprensione! Resistiiiiiiii

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  4. Hai ragione al 100%, non si scappa dagli odori, specie quando sono di cose buone!
    E quando si è a dieta, si sente davvero tutto!

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  5. Ho un olfatto da far invidia ad un cane da caccia :-(

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