mercoledì 5 ottobre 2011

Di quella volta che i biscotti al cioccolato tentarono di farmi fuori.


Dopo la visita medica e gli esami clinici, sono in attesa dei risultati.
Ansiosa all'ennesima potenza, mi rivedo come, anni fa, ancora studentessa, col naso all’insù a spiare impaziente sulla bacheca della scuola per vedere se ce l’avevo fatta un’altra volta mentre oggi, ad anni di distanza, stropiccio tra le mani il talloncino per il ritiro dei risultati: lo guardo e lo riguardo sperando che l’attesa riduca i tempi e che la prossima settimana arrivi ora, in un battito di ciglia, in barba ad Einstain e alle sue teorie.
Il mentre che passa tra l’esito dei risultati e l’elaborazione della cura, è un che di straziante, sia a livello mentale che mangereccio. L’ansia di sapere, per chi ha già disordini di tipo mentalimentare, si sfoga, indovinate un po', sul cibo, corroborata dal fatto che
“tanto dopo non posso più perchè poi mi metto a dieta seriamente”
“meglio un gelatopistacchio e cioccolato oggi che un cremino domani”
“tanto va la gatta al lardo che ci lascia la zampone”
E altri luoghi comuni atti a giustificare penosamente il tentativo vano di arginare la voragine che si è aperta nel triangolo delle bermuda formatosi tra testa, cuore e panza.
Questa dicotomia permanente tra il “resisti” del barlume di coscienza e il  “se non ora, quando?” del mostro della pancia, può portare a sfociare in comportamenti che hanno dell’assurdo, che sono riprovevoli e che farebbero vergognare chiunque, me compresa. Per questo qui mi confesso e ammetto le mie colpe e le figure da coprolita di brontosauro al fine di ricordarmi sempre di questi giorni, sperando che restino passato.
Accadde oggi.
Mezz’ora fa circa, per dirla tutta.
Stavo pranzando con la collega: insalata scondita, 40g di pane e 40g di crudo. ‘na roba che l’uccelletti della vicina morirebbero di fame.
E non è che mi dispiacerebbe visto che cominciano a cantare all’alba. Tutte le albe di tutti i giorni che dio manda in terra, festivi inclusi. Che gatto vi colga!
La mia collega chiocciava, mentre addentava un paninazzo doppio strato di culatello infarcito con mozzarellone campano: “Come sei brava! Ma come fai a mangiare così poco!”
“Beh, io non mangio molto…” ho risposto mentre il Barlume di coscienza mi gridava nella testa “A buciarda infame!!!!”
Dopo pranzato ho proposto una camminata. Una camminata che mi ha visto tornare barcollante, sudata come solo Bonolis sa esserlo, con una lingua penzoloni simile ai materassi che vende Mastrota e ansimante come un carlino.
Molto consolante direi, considerando che ho appena 30 anni.
Al rientro mi sono ricordata che avevo con me dei biscotti al cioccolato che avevo comprato per la pausa caffè in ufficio. Il Barlume di coscienza, sapendo che il proibizionismo non funziona mi ha detto:
“Offrine uno alla collega, se lo vuole ne prendi uno anche tu. UNO. E che sia UNO!”
Nel mentre, il mostro della pancia si era già impossessato della mia mano, approfittando della mia temporanea incapacità di intendere e di volere, e mi aveva buttato in gola 4 e dico 4 biscottoni al cioccolato!
Proprio in quel momento sento la collega avvicinarsi alla mia stanza!
Barlume di coscienza mi ha urlato: “Sei una cacca pestata di Chihuahua! Sei l’esempio vivente dell’assenza di forza di volontà, metteranno la tua immagine su Wikipedia sotto il termine Abulia! Almeno evita la figuraccia e nascondi le tracce!”
In fretta e furia ho cercato di inghiottire il bolo di cioccolato, ho ficcato la scatola di biscotti in borsa e mi sono buttata a terra facendo finta di cercare qualcosa mentre tentavo di buttar giù il boccone.
“Che fai sotto la scrivania?”
“mmmniente, ciomp ciomp, sto ceccando la penna” ho detto cercando di buttar giù il boccone infame.
“Che mangi?”
“mmmniente! Sto ceccando la penna!!!”
“Certo… vuoi un po’ d’acqua?”
“Gno…”

Signori, la dignità di una donna vale 4 biscotti al cioccolato?

6 commenti:

  1. dimmi che ti ho beccato nella rete, non ci posso credere!
    Sei tu Dange, il tuo stile è inconfondibile

    Maria (alias Luce dell'oro)

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  2. Il fatto che la mia "pirlaggine" mi renda inconfondibile è abbastanza inquietante ;-)
    Avevo bisogno di un luogo mio in cui essere me davvero. L'altro blog lo conoscono anche gli amici e non capirebbero mai cosa avviene nel mio cuore di ciccia!

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  3. non è pirlaggine
    è che hai il tuo stile... edè bellissimo

    un bacio

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  4. Provo di nuovo a lasciarti un msg visto che nei giorni scorsi era impossibile (ti ho gia' detto che odio blogspot vero?) Per scrivermi un pvt clikka sul simbolo della busta che appare nei miei msg di risposta sul mio blog oppure a gandalf62 chiocciola libero.it :-)

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  5. Il post qui sopra e' di Lipo :-)

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  6. Gno gno che non li vale!!!!
    Ciao da Bignè 66

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