Riccomi qui.
Chiedo scusa a chi mi ha cercato qui e su facebook ma negli
ultimi giorni un tifone ha investito ogni comparto della mia vita.
Da mesi l’impresa per cui lavoro è in crisi. Da qualche
giorno il capo ha deciso di chiudere.
Non starò qui a sottolineare in che condizione ho affrontato
questi giorni, combattuta tra il mio malessere personale dovuto alla perdita
del lavoro imminente e il malessere del mio titolare per il fallimento dell’impresa
paterna. Ci sono stati giorni in cui ha pianto e l’ho sostenuto, giorni in cui
ce l’ha avuta con me perché preso dalla sindrome del “tutti mi rubano”, giorni
in cui ha urlato, si è disperato, battuto la testa al muro e imprecato. Io sono
rimasta silenziosa al suo fianco mentre un tumulto di emozioni mi rivoltavano
lo stomaco.
Oggi ci sono io. Un
lavoro che tra qualche mese non sarà più. Un mutuo che sarà ancora per qualche
decennio.
Nel mezzo di questa bagarre, una cosa mi ha sorpreso. Ho
tenuto botta con i miei propositi. Sì, lo so, sembra sciocco, nel bel mezzo
della catastrofe, soffermarsi sulla dieta. Ma non è così. Chi è obeso dentro sa
che non è così. Non c’è nulla che riempie bene un vuoto come il cibo. Il cibo e
le voragini interiori si completano a vicenda. Quante volte ho desiderato di
riempirmi di cibo fino ad esplodere? Tante. Ma ho resistito. Non voglio che il
male esteriore affondi il mio male interiore. Voglio salvare il buono che
finora ho fatto per me. Me lo devo.
Per il lavoro, per il mutuo, per il futuro, cosa accadrà?
Non lo so. Non voglio fare come al mio solito buttandomi in
previsioni negative degne di un Nostradamus de noantri. Proviamo a sfangare un
giorno per volta.
Chiudiamo questa porta, si aprirà qualche portone.
Mi dispiace. Sarà un portone gigante...in bocca al lupo!
RispondiEliminaP.S.
ti ho appena inviato una mail :)
In groppa al riccio!!!!
RispondiEliminae complimenti!!! so cosa vuol dire combattere contro il desiderio di cibo consolatorio!!!
Non è da sciocchi continuare a pensare alla dieta, anche perchè una come te non pensa solo a quella. E brava per l'esempio di coraggio e dignità che ci hai mostrato. La tua ricetta del quotidiano, tra ottimismo e vivere un giorno alla volta, è meravigliosa!
RispondiEliminaTi straabbraccio!
Concordo,non è affatto sciocco nè banale resistere al cibo per colmare gli abissi emotivi.
RispondiEliminaSei grande!
La compensazione del cibo è una jattura. Se resisti sei MITICA! Spero che si aprano grandi portoni ed un meraviglioso red carpet ti accolga nella nuova realtà
RispondiEliminaMia cara, non sai come ti capisco...dopo una gravidanza passata a lavorare fino al 13 di agosto (ho partorito il 16) ed aver riattaccato a lavorare quando il bimbo aveva 1 mese e mezzo con nottate incluse per lasciarlo il meno possibile da solo...ora mi ritrovo da dopo natale senza lavoro e con tutte le preoccupazioni del caso, perchè fortunatamente nel mio caso mutuo non c'è, ma c'è il bimbo ed il suo futuro...sto prendendo questo periodo di forzata "vacanza" come un'occasione per prendermi cura di lui innanzitutto e poi anche di me...ma non potrà durare per sempre...e quindi quando sarà ci rimboccheremo le maniche:) A proposito, parli di impresa...per caso lavori nel campo dell'edilizia? Baci:)
RispondiEliminacontinua a tenere botta!!
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