venerdì 13 luglio 2012

Che cavolo stai dicendo Willis?


A volte capita.
Entri in un negozio e taaante taglie grandi.
Il paradiso delle over 54.
Ti guardi attorno estasiata, vorresti provare tutto, anche le tovaglie all’uncinetto, che non ti è mai capitato di poter avere così tanta scelta.
Trovi un vestito meraviglioso! Guardi lo stand, cerchi la tua taglia. Ovviamente, la bellezza di un vestito è inversamente proporzionale alla possibilità di trovarlo della propria taglia:
“50, 54, 60, … Scusi signorina, non c’è la 56?”
“No, signò, qua ce solo quello che vede, perché ci sono le rimanenze, vada al negozio accanto che hanno tutte le taglie, anche quelle gigantesche, ma proprio grosse, eh eh!” sghignazza mentre con le mani mima una circonferenza esagerata.
La guardo.
Becera come solo io so essere, in preda ad attacco di solidarietà con chi ha delle taglie maggiori della mia.
Mi guarda.
Capisce.
Si corregge: “Volevo dire che nell’altro negozio c’è più scelta di taglie comode, qui abbiamo solo alcune rimanenze…”
La guardo.
Mi volto.
Me ne vado.
Le commesse dovrebbero andare a scuola di tatto.


P.S. comunque nel negozio accanto, hanno veramente tutte le taglie, chi fosse interessato, mi mandi un’email che fornisco l’indirizzo....e la commessa è più simpatica!

1 commento:

  1. E menomale che questa qui ha avuto un frammento di ripensamento, dopo la meschina figura! Certo che ridere di fronte ad una cliente dovrebbe essere punito con un decurtamento dallo stipendio!

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