Non sono sparita. Il mio pc, che dio l’abbia in gloria, mi
ha abbandonato una serata di questa primavera indecisa mentre, fiduciosa, mi
apprestavo a metterci su le mie delicate zampette.
La visita col Dottor M è andata discretamente. Ho perso ben 3 kg di puro lardo di Colonnata,
devoluti in beneficenza ad una fabbrica di mortadelle. Il Dottor M si aspettava
un risultato migliore ma, signor iddio, caro dottore, qui c’è da festeggiare finché
la bilancia scende, foss’anche per un solo misero etto e poco più! Chi non
combatte con la bilancia non sa e non capisce cosa vuol dire perdere peso in
tempi pressoché biblici e riprendere chili con tanto di interesse in spazi
temporali così infinitesimali da essere quasi nulli. Per chi, come me, più che
la sindrome dello yo-yo, ha un andamento ponderale simile all’oscillazione di
un pendolo, il fatto che la bilancia scenda da qualche mese a questa parte è
motivo di tripudio e festeggiamento.
Il commento del medico mi ha fatto venire in mente una cosa
spiacevole che ultimamente noto con maggiore frequenza: il rifiuto degli obesi
da parte degli ex obesi. Spesso, e con questo non voglio generalizzare, il
ciccione che ce la fa prova un fastidio enorme in presenta di un obeso. Vuoi
per il ricordo della sofferenza passata, vuoi per le prese in giro ricevute,
vuoi per una mera legge del contrappasso, mi è capito troppo sovente che un
novello pesoforma mi guardasse dall’alto in basso nemmeno fossi la merdina
appena pestata di un chihuahua stititico.
Risale a qualche giorno fa il mio incontro con Divinotelma,
una persona con cui ho condiviso un lungo percorso di cicce, delusioni, risate
e scorpacciate. In un modo e nell’altro, ha trovato un suo percorso ed è
riuscito a lasciare per strada una trentina di chili. Percorso che io non ho
condiviso e che, così ho avvertito e sento tuttora, mi ha penalizzato nel
rapporto con lui. E’ un po’ come se l’amicizia si fosse sciolta un chilo dopo
l’altro…questo è tanto tangibile quanto i suoi sguardi sui miei lardelli, con
l’occhio che pesa e misura i volumi…
Non c’è nulla che ferisce di più come l’occhio che scruta le
cicce…
Soprattutto se l’occhio appartiene ad un amico, incide come
un coltello sul burro
(o sul lardo, per essere più precisi).
Un giorno ti raggiungerò anch’io. E senza compromessi.
Mi spiace dirlo, ma Divinotelma oltre ai chili in più ha perso anche qualcos'altro di più importante.
RispondiEliminaPurtroppo questa situazione l'ho vista in molti ex ciccioni!
RispondiEliminaForse si comporta così perchè dentro di se a paura di reingrassare. Prima si rivedeva in te, si identificava, mentre ora si identifica in quello che va bene alla società, che non ti fa offendere per strada, in quello che non fa soffrire e vederti gli fa sentire come era prima, magari mentre guarda il tuo grasso pensa a come era grasso lui e il biasimo non è per te ma per se. Non tutti siamo forti uguali e forse lui è riuscito a dimagrire proprio perchè non era forte. Io desidero con tutta me stessa dimagrire e lasciarmi alle spalle tutto questo grasso e qualsiasi cosa che mi ricordi le sofferenze che mi hanno fatto patire gli altri perchè sono grassa, forse il tuo amico è debole e non si rende conto... Prova a parlargli e dirgli che lo senti lontano.
RispondiEliminaComunque quando ero normopeso avevo alcune amiche carissime che non hanno capito cosa mi succedeva quando sono ingrassata e le ho perse quindi spesso i cambiamenti portano cambiamenti anche di amici. Noi però siamo più sensibili e speriamo che chi è stato come noi ci capisca ma non è detto sia così purtroppo... Bacioooooooooooo xoxo