Nel mio curriculum da relitto umano, oltre ad uno strato lipidico degno di un tricheco spiaggiato, maniglioni dell’amore antipanico e doppio mento da risvolto, sono afflitta da un problema che non conosce religione, peso e razza: la stipsi. Un modo sofisticato per indicare l’incapacità di un culo tanto grande di compiere l’unica azione per cui ha senso la sua esistenza: l’evacuazione. Una pubblicità diceva che “per una grande parete, ci vuole un grande pennello”, indi per cui mi pare scontato che per una grande fame con conseguente grande ingurgito di cibo, ci vuole un notevole mezzo di smaltimento delle scorie di rifiuto prodotte dal cibo in entrata. L’apparato giusto ce l’ho e si vede: sono fiera portatrice di un deretano a tre piazze. Il problema è che, come me, anche il mio apparato digerente manifesta segni evidenti di pigrizia. Di solito, infatti, si concede a qualche manifestazione di un certo rilievo solo ogni 4 o 5 giorni. Durante questo periodo di tempo, vi sorprenderà scoprire, come un arnese così grosso, dopo innumerevoli sforzi, produca qualche palletta di cacca durissima simile a quella che solo capre e conigli riescono ad emettere.
Queste pallette fecali sono solo il preambolo della sciagura: la formazione di un tappo.
Dopo, ci vorrà circa una settimana e un paio di supposte di glicerolo per permettere la rottura del sacro sigillo al fine di esplodere in scariche dolorose ma liberatorie.
Ma a volte accade che…
Mettiamo che, di straforo, per caso, mentre guidate, si scartocci da solo un croccante di arachidi e vi violenti con forza la bocca tuffandosi a pesce giù per il vostro gargarozzo…e mettiamo che, casualmente, tale croccante fosse avariato, forse probabilmente chissà perché stazionava da mesi nel cruscotto dell’auto oscillando ogni giorno da una temperatura di 1°C ad una di 22°C…e mettiamo che, ingordi come vi accusano ingiustamente, non ve ne accorgete finché ormai non è troppo tardi…e mettiamo che, durante la notte, vi si torci la panza con dolorosissime fitte tali da farvi temere di stare lì lì per partorire…
Eppure, con le viscere doloranti, un senso di liberazione e pace mi pervade. Che volete farci, credo di essere l’unica che, mandata a cagare, risponde convinta: magari!
ahah no guarda non sei l'unica che risp in quel modo!!!!
RispondiEliminaverissimo!
Eliminahahahaha!! almeno è servito qualcosa quel croccante!
RispondiEliminaMe lo immagino reclamizzato per bene, in un lunapark, un imbonitore che esclama:
RispondiElimina"Venghino signori e signore, venghino e provino il croccante purgante!"
Ahahahaah hai visto, tutto fa brodo, anche un croccante scaduto!!!
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