mercoledì 17 agosto 2011

chi fa da sé ha paranoie per tre


Il mare, per i  cuori di ciccia come noi, è un’esperienza drammatica perché, come già raccontato, richiede una forte dose di coraggio e rassegnazione per esporsi al pubblico ludibrio.
Scagli la prima polpetta chi di voi, preparandosi per il mare, non ha mai pensato: 
“E che figura di cacca co’ tutti sti rotoli che sembro lo sponsor della carta igienica! Sarà pieno di strafighe, me lo sento. E in mezzo a tette sode, gambe chilometriche e culi a zainetto, la mia ciccia traballante sarà in bella vista. Mi eleggeranno santa patrona di Ariccia, stavolta non la scampo”.
E via con la preparazione:
  • costume di due taglie più piccole per contenere la panza. Le tette tracimeranno come pendii franosi e le cosce si scaveranno prepotentemente in cerca di libertà.
  • Copricostume con pareo ricavato dalla tenda del salotto, avvolto lungo tutto il corpo modello mummia egizia. Così, tanto per passare inosservate.
  • Capelli sciolti modello copri triplo-mento. Oppure legati tiratissimi nella speranza di allungare il viso.
  • Occhiale da sole king-size per coprire il copribile e dare un aspetto misterioso. Illuse.
  • Ciabattone col tacco perché il tacco slancia. Anche se camminerete come papere sulla sabbia.
  • Protezione solare -18, ovvero olio di semi superabbronzante perché il nero sfina.
  • Trucco da mignottone per attirare l’attenzione sul volto e non sul resto. Confidiamo sempre nel vicino di ombrellone orbo.
  • Giornale di gossip truculento, da nascondere accuratamente nell’ultimo libro di Umberto Eco. Della serie: non sono grassa, è la mia cultura che fa volume
  • Frutta fresca per il pranzo: oggi dieta. Anche se poi vi ritroverete al bar dello stabilimento ad ordinare 3 panini, uno per voi e gli altri due per i vostri figli immaginari.

Arriva infine il momento in cui siete in spiaggia e dovete spogliarvi: panico. Vi sentite gli occhi di tutti addosso. Temete di essere arpionate dal primo capitano di passaggio. Dopo un’estenuante lotta col vostro cervello, vi spogliate in un nano secondo e vi spiaggiate che, distese, la pancia sembra piatta. Sembra.
Una volta in posizione rilassata cominciate ad osservare i vicini di ombrellone e vi accorgete che un buon 80% delle vostre pippe mentali è assolutamente immotivato: i malati del fitness e i magri di natura sono una vera rarità! Molte delle persone che vestite sembrano magre, una volta in costume, sfoggiano una pancetta degna del festival de l’Amatriciana! Intorno a voi è un fiorire di lardelli e pelli flaccide, dai più piccoli ai più grandi. Dalla tardona iperabbronzata con la pelle ipotonica da tartaruga, alla ragazzina con la panzetta e il bikini giro-fica, nessuno presta attenzione a voi. Nessuno vi guarda, nessuno vi giudica, nessuno vi considera.
Anzi.
Caso vuole che siate voi dalla parte dell’Inquisizione. Abituate a prendervi per il culo su tutto, lo sfottò sugli altri vi parte in automatico: e quella è troppo magra, e quella è troppo grassa, e quello ha il pacco in bella vista, e quello è pipino il breve, e quella me pare la nonna de mi nonna. Questo finché siete sole.
Se, per sciagura, il vostro compagno, magrissimo* decide di sdraiarsi accanto a voi mentre siete in fase “Alfonso Signorini", comincia l’assillo de: “guarda quella cicciona? Come sono rispetto a lei? Più magra o più grassa? Rispondi SINCERAMENTE. Chi ha il culo più grosso? Mica sono così, vero? Oppure sono più grassa? Oddio, rispondi!”
Nonostante i 40° all’ombra, Il poverino comincia a sudare freddo, conscio che qualsiasi risposta sarà sbagliata.
Mai dialogare con una donna della sua ciccia, della sua età e del suo numero di fidanzati. Mai.
Non vi sorprenderete certo se lui si alzerà veloce, correrà verso il mare e si tufferà precipitosamente sparendo tra i flutti mentre voi, sardoniche, resterete in attesa di una risposta che, sapete benissimo, in ogni caso, non vi soddisferà.


*stranamente, più una donna è chiatta più il suo uomo è magro, e viceversa. Per le coppie omo non sono aggiornata.

3 commenti:

  1. oh mio Dio, io mi comporto esattamente cosìììììì! A chiedere al mio ragzzo:" Ma io sono come quella? Più magra, più grassa?"

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  2. Anonima, siamo gemelle separate alla nascita :-)

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