Ci sono giorni in cui il mio angelo custode si distrae e il
destino beffardo si diletta a farmi trovare dietro l’angolo figure di cacca non
indifferenti.
Erano le 14 circa. Ero per strada con una persona con cui
lavoro.
PER FORTUNA non c’era nessun altro in giro visto l’afa che gravava
fin dal mattino.
Nessun altro tranne uno.
Trattavasi di individuo con sandalo e calzino (e già qui
stendiamo un velo pietoso), viso arrossato e visibilmente accaldato, panza
d’ordinanza da bevitore di birra incallito, sguardo perso nel vuoto.
Parlavo col collega quando
“Signorina! SIGNORINA!”
Mi volto. L’unico essere femminile presente ero io. Ce
l’aveva con me. Indubbiamente.
“Dica”
“La vuole una dieta per dimagrire?”
…
…
…
Guardo il collega. Il collega guarda me. Il criceto che ho
in testa comincia a correre furiosamente nella ruota cercando di formulare un
pensiero sensato.
Rispondo: “No grazie, sto bene così”
Il collega sghignazza e bofonchia “ma quello non s’è visto? È
il doppio di te”
E quello insiste: “Signorina! Vedrà come la farò dimagrire,
ho una dieta portentosa!”
…
Io ancora incredula, col criceto svenuto sulla ruota per la
fatica, insisto: “Grazie, sono esattamente come vorrei essere”
Il tizio alza le mani in senso di resa e se ne va.
Il collega continua a sghignazzare “Era il doppio di te!”
Io non riesco ancora a credere a quello che è accaduto.
Andrà mai di moda farsi una padellata di cavoletti di
propri???